+33 (0)1 30 86 07 80 contact@mecobat.com

Introduzione:

“La legionellosi è una grave infezione polmonare causata da un batterio chiamato Legionella. Non è una malattia contagiosa da persona a persona. La legionellosi colpisce principalmente gli adulti e colpisce più in particolare le persone con fattori contribuenti.”

Questa infezione, e le cause che la provocano, sono note da tempo, ma in Francia e in Europa si registra un trend crescente di casi notificati.

Fonte: Santé Publique France
Fonte: Istituto Superiore Sanità
https://www.epicentro.iss.it/ben/2020/4/sorveglianza-legionellosi-italia-2019

Analisi e Normativa

Questo intervento si propone di analizzare l’impatto degli impianti di produzione di acqua calda sanitaria (ACS) negli edifici. Ma per completezza di informazione va precisato che a causa dei regimi di temperatura e della complessità di gestione dei volumi di rinnovo dell’acqua nelle vasche, ogni anno si sviluppano alcuni casi negli stabilimenti termali e nelle piscine delle strutture turistiche, soprattutto nel caso di uso “privato”.

Nelle reti collettive di distribuzione ACS, “lo strumento” più importante per contrastare la proliferazione batterica in generale è la realizzazione di una rete parallela, denominata bloccaggio, che ha lo scopo di rinviare all’impianto di produzione di acqua calda sanitaria in caso di riduzione di temperatura al di sotto della soglia regolamentare. Tuttavia, nel contesto presentato, i problemi o i difetti alla base delle non conformità possono essere vari e diversi. Riguardano la progettazione, la realizzazione degli impianti tecnici, la revisione e la manutenzione.

A titolo di esempio, ne elenchiamo alcuni di seguito:

• Mancanza di rete di bloccaggio
• Presenza di bracci morti nelle reti ACS
• Mancanza o scarse prestazioni di isolamento termico delle reti
• Assenza o guasti pompe di bloccaggio o sonde di temperatura
• Nessuna sostituzione degli enti regolatori e monitoraggio degli impianti
• …

Gli aspetti normativi sono riassunti nel decreto del 30 novembre 2005 che definisce, tra l’altro, la temperatura minima di stoccaggio a 55°C ovvero la necessità di effettuare “shock termici” di durata variabile a seconda della temperatura (tra i 60°C e 70°C).

Viene inoltre imposto che in qualsiasi punto della rete la temperatura sia maggiore di 50°C ad eccezione delle distribuzioni terminali che devono invece essere dimensionate in modo da non superare il volume di 3 l, soglia non soggetta a normative.

Il Documento Tecnico Unificato (DTU) 60.11 propone un approccio ancora più rigoroso indicando per le antenne una distanza massima di 8 m dalla distribuzione principale, mentre in base ai 3 l del decreto del 30 novembre 2005 tale distanza potrebbe essere ampiamente superata.

Soluzioni per ridurre l’esposizione al rischio di infezione

Al di là della possibilità di produzione localizzata di ACS – che permette di evitare la presenza di bracci morti ma aumenta il numero di generatori, rendendo spesso più complesse le esigenze di manutenzione e gestione, nonché la fattibilità finanziaria, a seconda del tipo di funzionamento – vi è una vasta gamma di possibilità che limitano notevolmente i rischi di esposizione e quindi di infezione.

Di seguito lo schema di uno degli impianti progettati da MECOBAT per un progetto di edilizia abitativa, in cui il locale caldaia collettivo dovrebbe garantire la produzione di riscaldamento e ACS per un edificio nuovo e per quello esistente in cui è ubicato il locale caldaia.

È possibile notare nella configurazione proposta una sostanziale differenza rispetto allo schema di produzione semi-istantanea: l’installazione dello scambiatore di produzione ACS è infatti “rovesciata” al bollitore in modo da limitare il più possibile i rischi di stagnazione di acqua e proliferazione di batteri.

Bibliografia:

https://solidarites-sante.gouv.fr/sante-et-environnement/eaux/article/legionellose
Bilan des cas de légionellose survenus en France en 2019 (santepubliquefrance.fr)
https://cegibat.grdf.fr/dossier-techniques/performance-equipements/bouclage-eau-chaude-sanitaire-ecs-legionelles

PER ITALIA

Fonte: Istituto Superiore Sanità
https://www.epicentro.iss.it/ben/2020/4/sorveglianza-legionellosi-italia-2019

Autore

Marco NICO – (MECOBAT)

Pin It on Pinterest

Share This

Share this post with your friends!